ora il neo-sindaco Moratti (che prende il cognome dal marito)
vuole introdurre dal gennaio 2007 un pedaggio che si aggirerà intorno ai 3€ giornalieriper entrare in Milano;
iniziative del genere non sono certo nuove e non sono certo diprezzabili,
ma per Milano bisogna considerare dei fattori, quali:
- Milano non è una città turistica, chi tutte le mattine entra in Milano lo fa per lavoro;
- I mezzi di trasporto per entrare in città sono insufficienti;
- I mezzi pubblici di Milano sono insufficienti (Londra prima di introdurre il pedaggio ha triplicato i mezzi pubblici)
- Chi usa l'auto per andare a lavorare spesso è costretto a farlo (pagherebbe molto meno con i mezzi pubblici), perchè i mezzi non possono dargli quel servizio di cui ha bisogno;
- ......
Non sono poche le "voci" che si sono subito sentite contro l'iniziativa della Moratti:
Franco Mirabelli dice:
"Il ticket, così come è stato pensato dal sindaco Moratti, è una proposta inaccettabile e preoccupante e non c'entra nulla con l'iniziativa del sindaco di Londra,Ken Livingstone, che prima di prenderla triplicò i mezzi pubblici -. Il ticket è inaccettabile perché ingiusto verso i lavoratori che ogni giorno si recano a Milanoper contribuire a far funzionare la città. I pendolari si ritroverebbero di fronte a una scelta poco invidiabile: erodere il loro potere d'acquisto con un esborso quotidiano di ben tre euro o usare dei mezzi pubblici che si sono rivelati negli anni inadeguati e inefficienti...in questi mesi si era sviluppata una convergenza di tutte le parti interessate, sindaci, regione e provincia, per lo sviluppo dell'area metropolitana.Ora, però, il progetto rischia di naufragare se per la Moratti il governo di questa nuova entità significa che deve essere il sindaco di Milano a decidere per tutti"
Milena Bertani, presidente del Parco del Ticino:
aveva parlato di necessità di una "visione globale"
"Introdurre tasse per risolvere problemi di inquinamento senza avere una visione globale del problema e senza un'azione sinergica di quanti sono chiamati da anniad operare in questo senso, significa far ricadere scelte non sempre convincenti sulle tasche dei contribuenti - afferma la Bertani -. Chiediamoci come funzionerebbeMilano senza il lavoro che ogni giorno svolgono i non residenti e che per ragioni di orario non trovano treni o autobus in grado di portarli in città all'alba.Valutiamo l'inquinamento prodotto dalle code di automobili e mezzi pesanti che ogni giorno intasano le tangenziali. Se deve essere istituita una tassa di scopoper la sua soluzione, l'unico soggetto che può intervenire è la Regione".